3 COSE DA SAPERE SUL CBG

COSA E’ IL CBG

 

Il CBG o cannabigerolo è uno degli oltre cento fitocannabinoidi della pianta di Cannabis. Isolato per la prima volta nel 1964, è oggetto di studi più approfonditi solo da pochi anni, rivelandosi però da subito molto promettente. Ci sono infatti prove a sostegno del fatto che il CBG abbia proprietà antibatteriche, antidepressive e antitumorali, tra le altre, come dimostrato in diverse ricerche farmacologiche del 2010 e  2014.

Il CBG è considerato la “Madre dei cannabinoidi” perché tutti i cannabinoidi provengono dalla forma acida del CBG, l’acido cannabigerolico (CBGA), che si forma durante le prime fasi di crescita della pianta di cannabis. Quando la pianta di canapa matura, il CBGA si converte nei tre cannabinoidi primari del CBDA, o acido cannabidiolico, CBCA, o acido cannabinoico e THCA, o acido tetraidrocannabinolico.

Quando il CBG viene assunto nel corpo, interagisce con i recettori dei cannabinoidi.

Un dato curioso è che il CBG può fornire molti degli stessi benefici del THC (tetraidrocannabinolo) senza provocare alterazioni della coscienza. Il CBG non è psicoattivo ma può produrre un lieve effetto cognitivo simile al delta 8 THC. Può far sentire più in sintonia o aumentare la concentrazione su qualsiasi cosa si stia lavorando senza sovrastimolare troppo il cervello.

 

Il CBG E IL SISTEMA ENDOCANNABINOIDE

 

Come altri cannabinoidi, il CBG agisce interagendo con il sistema endocannabinoide (eCS), che è il sistema responsabile del mantenimento dell’omeostasi del nostro organismo.

Questo sistema è composto principalmente da due tipi di recettori (CB1 e CB2), da endocannabinoidi ed enzimi metabolici.

Gli endocannabinoidi principali sono l’Anandamide (la cosidetta molecola della felicità) e l’arachidonoilglicerolo, o 2-AG.

I recettori endocannabinoidi sono una famiglia di molecole in grado di legare sia i cannabinoidi che il nostro corpo produce naturalmente, chiamati cannabinoidi endogeni, che i cannabinoidi derivanti dalla Cannabis. Il sistema endocannabinoide umano comprende diversi recettori distribuiti in diverse cellule e tessuti che, sono alla base della regolazione di numerose funzioni fisiologiche come la modulazione della percezione del dolore, le funzioni del sistema immunitario, il sonno e la memoria, l’appetito e altre funzioni.

I due tipi principali di recettori sono CB1 e CB2.

I recettori CB1 si trovano nel sistema nervoso centrale e periferico, interagendo con i neurotrasmettitori del cervello, mentre i recettori CB2 si trovano principalmente nei tessuti periferici, soprattutto nel sistema immunitario, milza, tonsille, timo, midollo osseo, tessuti deputati alla produzione delle cellule immunitarie.

Il CBG si lega a entrambi i tipi di recettori dei cannabinoidi, ma non li attiva. Ciò lo rende funzionalmente diverso dal THC, che li lega e li attiva, e dal CBD, che invece non interagisce  direttamente con nessuno dei due recettori.

Il CBG agisce legandosi a entrambi i recettori dove si pensa rafforzi la funzione dell’anandamide, un neurotrasmettitore che svolge un ruolo nel migliorare il piacere e la motivazione, nella regolazione dell’appetito e del sonno e nell’alleviare il dolore.

 

GLI EFFETTI DEL CBG

 

Queste differenze di funzionamento forniscono a CBG e CBD diversi potenziali effetti farmacologici.

Mentre il CBD è stato evidenziato da molti studi come un potente antinfiammatorio e antiossidante che può essere utilizzato in un’ampia gamma di condizioni, dall’infiammazione al dolore cronico, depressione, ansia, dipendenza, diabete, disturbi autoimmuni e neurodegenerazione, la ricerca sul CBG suggerisce che possa aiutare in caso di perdita di appetito, infezioni batteriche, disfunzioni vescicali, cancro, glaucoma, malattia di Huntington,malattia infiammatoria intestinale.

Detto questo, hanno anche degli effetti simili; il più visibile è che gli utenti di CBD e CBG riferiscono che i cannabinoidi li aiutano a gestire ansia, stress e dolore cronico. Come riportato nell’indagine di E.B. Russo et al. ,”la prima indagine sui pazienti sull’uso di cannabis a predominanza di CBG fino ad oggi e la prima a documentare l’efficacia auto-riferita di prodotti a predominanza di CBG, in particolare per ansia, dolore cronico, depressione e insonnia. La maggior parte degli intervistati ha riportato una maggiore efficacia della cannabis a prevalenza di CBG rispetto alla farmacoterapia convenzionale, con un profilo di eventi avversi benigni e sintomi di astinenza trascurabili.”

CBG e CBD in combinazione sono efficaci inibitori della ricaptazione del GABA. Il GABA (acido gamma-amminobutirrico) è un neurotrasmettitore che influenza molti aspetti della salute, in particolare la stabilità emotiva. Un suo squilibrio ha quindi effetti su umore, nervosismo, attacchi di panico, ansia, concentrazione, rigidità muscolare, stanchezza cronica e sonno.

Il CBG attraverso la sua capacità di regolare il sistema endocannabinoide, fa mantenere alti i livelli di anandamide (dal sanscrito “ānanda”, beatitudine interiore), che concorrono a determinare la nostra percezione di piacere e benessere. Il CBG, come il CBD, impedisce agli enzimi di scomporla. Ciò ha implicazioni sull’umore, riduce i livelli di ansia e aumenta la stabilità emotiva, migliorando altre funzioni come la memoria, la concentrazione, l’ovulazione, i processi cognitivi superiori, come la capacità di effettuare scelte migliori e di farci sentire gratificati, aumentando la nostra percezione di “ricompensa”.

 

 

 

 

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